Il Welfare aziendale è uno strumento che permette all’aziende di erogare premialità ai dipendenti, i quali hanno a disposizione un credito monetario su una piattaforma web che offre una diversificata gamma di servizi.
Il Welfare Aziendale è regolamentato ai TUIR, il Testo Unico delle Imposte sul Reddito negli artt. 51, 95 e 100 che sanciscono quali servizi possono essere erogati ai dipendenti e le modalità di fruizione annuali degli stessi.
L’implementazione di un piano welfare aziendale consente alle imprese di beneficiare di particolari sgravi fiscali. Infatti questa modalità di erogazione permette di azzerare il cuneo fiscale e contenere il costo del lavoro poiché non è soggetta ad alcun tipo di tassazione.
Per esempio: su un’ipotetica erogazione di 1.000 €, il datore spende 1.000 € e il dipendente riceve 1.000 € netti da spendere in beni e servizi.
Inoltre, aumenta la produttività aziendale nonché il senso di appartenenza, incrementando l’ingaggio dei lavatori andando a limitare il turnover e l’assenteismo.
Il welfare aziendale è destinato ai dipendenti, con busta paga, che lavorano in aziende pubbliche o private.
Per il dipendente questa modalità risulta particolarmente vantaggiosa in quanto, da normativa, il credito erogato non concorre alla formazione del reddito imponibile annuo dei collaboratori e inoltre permette di avere una maggiore spendibilità poiché il premio, a differenza del versamento diretto in busta paga, non è soggetto ad alcun tipo di tassazione.
La Normativa vigente afferma che è possibile erogare un importo in Welfare aziendale ai collaboratori secondo le seguenti modalità:
• Obbligatorietà quando previsto da CCNL (metalmeccanici, orafi, argentieri, agenzie marittime, contratti del settore sociosanitario ecc);
• Accordo sindacale anche con possibilità di conversione del Premio di Risultato;
• Contributo volontario erogato dall’azienda alla totalità dei dipendenti o a categorie omogenee.
I CCNL che hanno l’obbligo di erogare servizi in welfare sono i seguenti:
CCNL Metalmeccanici Grande Industria
CCNL Industria metalmeccanica CONFAPI (PMI)
CCNL ADERENTI AL CONFIMI (PMI)
CCNL Orafo argentieri e gioielleria (Federorafi)
CCNL Agenzie Marittime
Il CCNL Centri Elaborazione Dati (CED), imprese ICT, professioni digitali e S.T.P
Il piano welfare offre ai beneficiari l’opportunità di utilizzare il proprio credito sul portale Happily in un’ampia selezione di servizi, tra i quali:
• buoni shopping carburante e spesa;
• richieste di rimborso per le spese già sostenute in ambito casa, famiglia, istruzione, trasporti pubblici e salute;
• voucher welfare in ambito sanitario, turistico, sportivo, culturale e tempo libero;
• opportunità di destinare il proprio credito a iniziative di previdenza e salute integrative.
Il credito del piano di welfare aziendale, inoltre, è utilizzabile non soltanto dai lavoratori che riceveranno il premio, ma anche dai loro familiari.
I fringe benefit rappresentano una possibilità di spesa del credito welfare totale disponibile che un’azienda decide di erogare ai propri collaboratori. Questa modalità è limitata ad un massimale di legge annuo di 258,00 € e riservata esclusivamente all’acquisto di gift card.
Il beneficiario può scegliere se utilizzare tutto o una parte del credito fringe a sua disposizione, questo pertanto non va mai sommato al credito totale welfare erogatogli, ma è un “di cui” del totale disponibile.
I flexible benefit rappresentano un’altra modalità di spesa del credito welfare totale disponibile.
Questa possibilità offre al beneficiario del piano welfare di utilizzare il proprio credito per tutti i servizi offerti dalla normativa, tra i quali: viaggi, trasporto pubblico, previdenza integrativa, tempo libero, salute, spese scolastiche, corsi ecc…
All’interno dei servizi flexible benefit quindi non rientrano buoni shopping, spesa e carburante e l’unico limite per l’utilizzatore è il budget totale ricevuto dall’azienda.
Happily si definisce provider di welfare territoriale e per questo ha integrato sul suo portale il servizio personalizzato, il quale permette ad ogni utente della piattaforma di richiedere l’accreditamento gratuito delle strutture di sua fiducia (su tutto il territorio nazionale e che rientrano nelle categorie previste dalla normativa Tempo Libero e Corsi) nelle quali spendere il credito Welfare.
Il welfare aziendale non può essere erogato a collaboratori a partita Iva o liberi professionisti.
Per compensare a questo limite normativo Happily ha deciso di creare un servizio ad hoc: Happily Incentive.
Tramite tale servizio le aziende possono acquistare in totale autonomia buoni aziendali da utilizzare come strumento di premialità, incentivazione o fidelizzazione per i propri collaboratori, beneficiando della tassazione “omaggi aziendali”.
Il portale Happily Welfare è totalmente flessibile e modulabile e offre ai propri clienti moltissimi servizi personalizzati.
I plus della piattaforma sono:
> Servizio personalizzato, legato alla territorialità attraverso l’accreditamento gratuito di strutture richieste dall’utente con il fine di rispettare le sue abitudini e per creare un network di valore e sostenibilità economica;
> Welfare pubblico, modulo aggiuntivo inserito all’interno della piattaforma welfare cha ha lo scopo di supportare gli utenti sulle richieste e sulle agevolazioni fiscali;
> Servizi di back office, per garantire all’utente o referente aziendale costante assistenza, ottimizzando la gestione del credito welfare. Risposta entro 24 h lavorative e risoluzione delle pratiche in massimo 5 giorni lavorativi.
No, non solo inclusi. I buoni pasto sono un benefit di natura diversa sanciti dal Decreto ministeriale n. 122 del 2017.
Nonostante ciò, Happily fornisce tutti gli strumenti per integrare questo servizio all’interno delle imprese grazie all’aiuto di partner selezionati.
Sul portale Happily welfare, grazie al “servizio personalizzato”, le strutture locali possono accreditarsi in maniera gratuita e accedere al circuito welfare, permettendo agli utenti e ai propri clienti di utilizzare il credito presso la loro attività.
Per accreditarsi basta scrivere all’e-mail convenzioni@happily-welfare.it e seguire la procedura che verrà successivamente comunicata.
I vantaggi nell’essere un’impresa sostenibile sono molteplici. Tra questi possiamo trovare: una miglior immagine aziendale, un aumento della brand reputation, un miglior clima interno, una maggiore competitività, una riduzione degli sprechi e dei costi interni all’impresa, un maggior senso di appartenenza nei confronti dell’azienda.
Le Società Benefit sono quelle che, cambiando il proprio statuto, si sono poste il fine e l’obiettivo di operare in maniera sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente.
La Società Benefit, infatti, è un tipo di forma giuridica legalmente riconosciuta che un’azienda può assumere.
Le B Corp invece sono quelle aziende che hanno ricevuto una vera e propria certificazione ufficiale rilasciata da B Lab (un’organizzazione no profit dedita alla definizione, manutenzione e sponsorizzazione delle BIA e dei relativi benefici), attraverso la misurazione di diverse performance.
Tutte le aziende hanno la possibilità di diventare Società Benefit, anche le piccole imprese.
Non ci sono dei requisiti richiesti per procedere in questo senso, ma alla fine di ogni anno, le Società Benefit devono allegare al proprio bilancio economico il proprio report d’impatto, documentando quindi ciò che si è stato fatto nei confronti della sostenibilità intesa a 360°.
La Carbon Foot Print è il parametro che permette di determinare gli impatti ambientali che le attività di origine antropica hanno sul cambiamento climatico.
Bee Happily ha creato una survey ad hoc e un calcolatore in grado di determinare l’impatto ambientale della tua azienda e delle tue attività, proponendoti azioni di compensazione della CO2 emessa.
Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di reporting annuale, volontario per le PMI, obbligatorio per le aziende che hanno un totale patrimoniale che oltrepassa i 20 milioni di euro, o, come alternativa, il totale dei guadagni delle vendite e delle prestazioni che oltrepassare i 40 milioni. Esso prende in considerazione gli impatti non solo economici, ma anche sociali e ambientali dell’attività quotidiana di una organizzazione e, contemporaneamente, le aspettative dei propri stakeholder.
La figura del Mobility Manager deve essere nominata obbligatoriamente dalle aziende/enti pubblici con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in un capoluogo di Provincia, in un Comune di una Città Metropolitana o comunque in un Comune sopra i 50.000 abitanti.
Siamo a tua disposizione per rispondere a tutte le tue domande, contattaci gratuitamente per ricevere maggiori informazioni.
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