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Società Benefit: guida completa con focus su obblighi e vantaggi

Le società benefit rappresentano un’innovazione significativa nell’ordinamento italiano, seguendo l’esempio degli Stati Uniti. Questo modello aziendale non solo mira al profitto, ma integra anche obblighi e finalità sociali e ambientali.

Alla fine del 2015, l’Italia ha segnato un importante passo verso un nuovo paradigma economico con l’introduzione di una legislazione dedicata alle società benefit. Questo cambiamento legislativo non solo ha rafforzato il quadro normativo italiano, ma ha anche consolidato il paese come uno dei leader globali in questo campo, seguendo l’esempio degli Stati Uniti.

L’entrata in vigore della legge n. 208 del 28 dicembre 2015 (Gazzetta ufficiale)  ha posto l’Italia al secondo posto al mondo, subito dopo gli Stati Uniti, nell’adozione delle società benefit nel proprio ordinamento giuridico. Un modello che mira alla redditività, integrando anche obiettivi sociali e ambientali, con un asset strategico cruciale per il futuro economico del paese.

 

Società benefit: cosa sono

 

Le società benefit si distinguono per il loro impegno a promuovere benefici comuni mentre svolgono attività economiche. Oltre alla distribuzione degli utili, operano con un alto grado di responsabilità, sostenibilità e trasparenza verso individui, comunità, territori, ambiente, beni culturali e sociali, enti associativi e altri portatori di interesse.

Nel caso della costituzione di nuove società, è necessario adottare statuti che rispettino la normativa specifica. Per le società già esistenti che desiderano adottare questa qualifica giuridica, è essenziale modificare lo statuto per includere le clausole prescritte dalla normativa di riferimento.

 

Quali sono i requisiti per diventare società benefit?

 

Le società che possono assumere la qualifica giuridica di società benefit sono quelle previste dal Libro V del Codice Civile, con alcune eccezioni: non possono farlo le società a responsabilità limitata semplificate, che seguono un modello standardizzato di atto costitutivo che non ammette le previsioni richieste dalla legge n. 208 del 2015; le società cooperative sociali, essendo enti non profit con l’obiettivo esclusivo di promuovere l’interesse generale della comunità e l’integrazione sociale; le imprese sociali, che operano senza fini di lucro e hanno uno scopo sociale specifico per il perseguimento di interessi generali.

 

Società Benefit e l’Utilizzo della Denominazione SB

 

Le società benefit possono aggiungere l’indicazione “Società Benefit” o l’abbreviazione “SB” alla loro denominazione sociale. Questa dicitura può essere utilizzata anche su tutti i titoli emessi, nella documentazione ufficiale e nelle comunicazioni con terzi.

La gestione delle società benefit è finalizzata a equilibrare l’interesse dei soci con gli obiettivi di beneficio comune e gli interessi delle categorie previste dallo statuto. Questo equilibrio è fondamentale per garantire il rispetto degli impegni presi. Per garantire il raggiungimento delle finalità di beneficio comune, le società benefit devono nominare una o più persone responsabili di supervisionare le attività e le funzioni necessarie.

 

La relazione d’impatto delle Società Benefit

 

Ogni anno, le società benefit devono redigere una relazione di Impatto, che documenta i progressi fatti verso il raggiungimento del beneficio comune. Questa relazione, da allegare al bilancio societario, comprende vari elementi essenziali:

 

  • Obiettivi e azioni: la relazione fornisce una descrizione dettagliata degli obiettivi specifici, delle modalità operative e delle azioni intraprese dagli amministratori per raggiungere il beneficio comune, includendo anche eventuali ostacoli che hanno impedito o rallentato tali progressi.
  • Misurazione dell’impatto: la società valuta l’impatto generato utilizzando uno standard di valutazione esterno, che include diverse aree di analisi per una valutazione completa.
  • Obiettivi futuri: una sezione della relazione è riservata alla definizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nel prossimo esercizio.

 

È fondamentale comprendere due concetti chiave: lo standard di valutazione esterno e le aree di analisi utilizzate per misurare l’impatto.

 

Standard di valutazione esterno per le Società Benefit

 

Per una società benefit, l’adozione di uno standard di valutazione esterno deve rispettare alcune caratteristiche fondamentali:

 

  • Completezza: lo standard deve essere dettagliato e articolato per valutare l’impatto delle azioni della società nel perseguire il beneficio comune. Deve considerare l’effetto sulle persone, le comunità, i territori, l’ambiente, i beni culturali e sociali, gli enti e associazioni e altri stakeholder.

 

  • Indipendenza: lo standard deve essere creato da un ente indipendente, che non sia controllato o collegato alla società benefit

 

  • Credibilità: L’ente sviluppatore deve essere riconosciuto per:
    • Possedere le competenze necessarie per valutare l’impatto sociale e ambientale delle attività aziendali.
    • Utilizzare un approccio scientifico e multidisciplinare, con possibile consultazione pubblica per lo sviluppo dello standard.

 

  • Trasparenza: Lo standard deve essere trasparente, con informazioni rese pubbliche riguardo a:
    • I criteri utilizzati per misurare l’impatto sociale e ambientale.
    • Le ponderazioni assegnate ai vari criteri di misurazione.
    • L’identità degli amministratori e del consiglio di governo dell’ente che sviluppa e gestisce lo standard.
    • Il processo di modifica e aggiornamento dello standard.
    • Un resoconto delle entrate e delle fonti di sostegno finanziario dell’ente per evitare conflitti di interesse.

 

Aree di analisi dell’impatto nelle Società Benefit

 

La misurazione dell’impatto delle società benefit deve coprire diverse aree di analisi per garantire una valutazione completa e precisa delle loro attività:

 

  • Governance aziendale: questa sezione valuta la trasparenza e la responsabilità della società nel perseguimento del beneficio comune. Si concentra sugli obiettivi aziendali, il coinvolgimento degli stakeholder e la chiarezza delle politiche e pratiche implementate.

 

  • Dipendenti: qui si esaminano le relazioni con i dipendenti e collaboratori, prendendo in considerazione salari e benefici, opportunità di formazione e sviluppo, qualità dell’ambiente lavorativo, comunicazione interna, flessibilità e sicurezza del lavoro.

 

  • Stakeholder esterni: questa area analizza le interazioni della società con fornitori, comunità locali e il territorio. Include attività di volontariato, donazioni, iniziative culturali e sociali, e altre azioni che supportano lo sviluppo locale e la catena di fornitura.

 

  • Impatto ambientale: valuta gli effetti delle attività aziendali sull’ambiente, considerando l’intero ciclo di vita dei prodotti e servizi. Questo comprende l’uso di risorse, energia, materie prime, processi di produzione, logistica, distribuzione, e il fine vita dei prodotti.

 

Società benefit e b corp: quali sono le differenze?

 

B Corp e Società Benefit rappresentano due modalità distintive per le aziende moderne. Entrambe mirano a conseguire profitti integrando pratiche commerciali con impatti positivi sull’ambiente e sulla società in generale. Tuttavia, le differenze tra queste due forme sono rilevanti.

 

La Società Benefit è una struttura giuridica definita dalla legge italiana (L. n. 208/2015), adottata da aziende che desiderano perseguire obiettivi economici mentre contribuiscono al bene comune. Al contrario, per ottenere la certificazione B Corp, un’azienda deve superare un rigoroso esame di sostenibilità condotto da B Lab.

Leggi più dettagli  sulla certificazione in questo articolo: Certificazione B Corporation 

 

Non è obbligatorio per una Società Benefit ottenere la certificazione B Corp. Tuttavia, se si ottiene la certificazione, diventa necessario adottare la forma giuridica di Società Benefit per mantenerla in Italia, come previsto dal d.l. 26 ottobre 2019, art. 49 c. 1-bis, che modifica gli artt. 83 e 95 del Codice dei contratti pubblici.

 

I principali vantaggi derivanti dall’adesione a una delle due forme riguardano principalmente la reputazione aziendale. Impegnarsi in iniziative sociali ed ambientali trasparenti e regolari non solo attira l’attenzione di consumatori, partner commerciali e investitori, ma promuove anche una sana competizione tra le aziende. Queste sono incoraggiate a distinguersi per il loro impegno sociale e per gli impatti positivi a lungo termine su comunità e ambiente.

 

I consumatori,  più informati e consapevoli, preferiscono sempre più spesso prodotti e servizi che offrono un valore aggiunto sociale, oltre alla qualità equivalente.

Modifiche recenti al Codice dei contratti pubblici hanno introdotto incentivi per le società benefit nei bandi pubblici, sottolineando il riconoscimento crescente di tali iniziative nell’ambito economico e normativo italiano.

 

In Happily, abbiamo scelto di abbracciare un approccio che va oltre il semplice profitto, integrando la responsabilità sociale nel cuore delle nostre operazioni. Nel 2017, siamo diventati una Società Benefit, impegnandoci formalmente a perseguire il beneficio comune in tutto ciò che facciamo. Questo è stato solo l’inizio del nostro percorso verso un impatto più significativo. Infatti a giugno 2024, siamo entrati a far parte del movimento globale delle società B CORP ottenendo la certificazione B Corp.

Questo riconoscimento è stato frutto di un impegno diligente e costante nel bilanciare la nostra crescita aziendale con impatti positivi per la comunità e l’ambiente. Con il nostro impegno continuo, cerchiamo di dimostrare che è possibile combinare successo commerciale con un contributo reale alla società. Siamo orgogliosi di fare la nostra parte e promuovere un futuro più sostenibile e inclusivo!

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