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TOP PAESI EUROPEI PER WORK LIFE BALANCE

 

Cos’è l’equilibrio tra vita e lavoro?

 

Negli ultimi anni, il tema dell’”equilibrio vita-lavoro” è diventato centrale nella nostra riflessione sulla cultura del lavoro. Un buon equilibrio tra vita e lavoro non si limita a lavorare da casa. Valutare attentamente questo fenomeno comprende vari aspetti, dal livello di retribuzione all’inclusività sul posto di lavoro. Esaminando l’Europa, abbiamo analizzato l’indice per identificare i principali paesi in cui vivere e lavorare in questo continente. Ti sentiresti pronto a trasferirti all’estero per trovare un miglior equilibrio tra vita personale e professionale?

 

 In un paese che promuove questa armonia, i lavoratori dovrebbero poter gestire il proprio tempo in modo flessibile, senza subire eccessive pressioni legate all’occupazione, avendo a disposizione anche momenti da dedicare a se stessi, alla famiglia e all’attività fisica.


Questa visione di work-life balance suggerisce che le priorità personali non dovrebbero venire dopo l’occupazione lavorativa. Con una conciliazione efficace di questi due aspetti, le prestazioni sul lavoro possono migliorare senza compromettere la salute, rendendo i lavoratori più coinvolti e più produttivi. Di conseguenza comporta un minor numero di casi di assenza e malattia, che risultano essere un costo per il datore di lavoro.

 

Nonostante ciò, diversi dipendenti ancora oggi lavorano molte ore al giorno, il 61% delle persone dichiara infatti di avere un cattivo equilibrio tra vita e lavoro, avendo ripercussioni non solo sulla salute fisica, ma anche emotiva e mentale e sulla vita sociale.

 

Equilibrio vita-lavoro: cosa è cambiato rispetto al 2022?

 

Nel corso del 2023 sono stati introdotti nuovi fattori di valutazione nell’ Indice europeo sull’ equilibrio vita lavoro, tra questi: le ore lavorative, il tema dell’inclusività LGBTQ+, la considerazione di valori come la diversità, l’equità e l’inclusione.

Queste modifiche hanno portato a cambiamenti significativi nelle posizioni dei paesi europei rispetto all’anno 2022.

 

I paesi con il miglior equilibrio vita-lavoro

 

Secondo la classifica presentata da Remote i paesi che si distinguono per un eccellente equilibrio tra vita e lavoro sono il Lussemburgo e la Spagna, seguiti dalla Francia e dalla Norvegia. Gli stessi hanno introdotto politiche e pratiche che favoriscono l’attenzione alla vita familiare e al benessere personale.

 

Una crescita rilevante è stata registrata anche da UK ed Estonia, rispettivamente al settimo ed ottavo posto. La Germania scivola dalla top 5 al dodicesimo posto, mentre la Polonia e l’Italia escono dalla top 10. La Danimarca si posiziona quinta salendo dal decimo posto del 2022.

 

Nella realizzazione di questa classifica sono stati valutati i seguenti valori:

 

Salario minimo

-Congedo di maternità

-Congedo annuale obbligatorio

-Indennità malattia

-Livelli complessivi di felicità

-Orario medio di lavoro

-Inclusività LGBTQ+

 

L’Italia e l’equilibrio vita – lavoro

 

In Italia si ha ancora strada da fare, ma possiamo affermare la crescita di consapevolezza riguardo al benessere sul lavoro da parte di molte aziende che stanno lottano per raggiungere un giusto equilibrio tra vita e lavoro. Al momento però, purtroppo, il nostro paese risulta essere tra i peggiori dell’UE.

 

Infatti, analizzando l’equilibrio tra vita e lavoro in Europa, l’Italia occupa il 27esimo posto su 30 paesi presenti nell’indice stilato da Remote.

 

Nel nostro paese si lavora troppo. Circa 2 milioni di lavoratori (il 9,4 % degli occupati totali) rimangono sul posto di lavoro per 50 ore settimanali, contro le 40 previste.

 

Riguardo a questo però, l’aspetto interessante è che la conseguenza di ciò non è un aumento di produttività, come si può pensare, ma al contrario si lavora spesso peggio, andando incontro a situazioni di stress lavorativo, grandi dimissioni e burn-out.

 

Un altro tema che in Italia è critico è l’inclusione, secondo un rapporto Istat, il 26% ha dichiarato che il proprio orientamento sessuale ha rappresentato uno svantaggio nel corso della propria vita lavorativa in ambiti come: crescita professionale, riconoscimento e apprezzamento, reddito e retribuzione. Inoltre, il 34,5% riferisce di aver subito almeno un episodio di discriminazione durante lo svolgimento del proprio lavoro.

 

Per questi motivi l’Italia ha ancora da lavorare sia in ambito di equilibrio vita-lavoro che sul tema di inclusione e parità. È fondamentale riconoscere che il miglioramento dell’equilibrio tra vita e lavoro non è solo un vantaggio per i lavoratori, ma anche per le aziende stesse. Quando i dipendenti riescono a conciliare questi aspetti migliorano la qualità del loro tempo, risultando più produttivi, dunque, l’equilibrio vita lavoro dovrebbe essere un obiettivo comune.

 

In conclusione, l’equilibrio vita-lavoro rappresenta un aspetto fondamentale per l’evoluzione della cultura. La classifica europea del 2023 sottolinea quanto i paesi di distinguono per aver adottato diverse politiche e pratiche per promuovere il benessere dei lavoratori. Tuttavia, ci sono diverse sfide significative ancora da realizzare.

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