Il problema del randagismo in italia
Si possono contare 80.000 gatti e 50.000 cani che vengono abbandonati ogni anno in Italia e tra questi, più dell’80% rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
Questi vanno a sommarsi agli attuali 600.000 cani randagi e agli oltre 2 milioni e mezzo di gatti randagi nel nostro paese.
Il randagismo, infatti, risulta essere un grande problema nel mondo, in Europa e in Italia, dove noi per primi abbiamo la possibilità di intervenire.
Le motivazioni che inducono a questi numeri rispettivi al randagismo si possono ritrovare nella mancanza di responsabilità dei proprietari, nella difficoltà a gestire gli animali, o addirittura nel cambio di residenza o tante altre che non vanno assolutamente a giustificare tale scelta.
Gli effetti del randagismo nella nostra società
Il randagismo, tra le altre cose, non risulta avere un impatto negativo solamente sul benessere degli animali, ma va ad incidere anche sulla società e sull’ambiente. I cani e i gatti abbandonati, possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica, oltre al causare danni all’ambiente e ai beni pubblici.
Si parla inoltre di un costo economico di 80 milioni di euro all’anno per la gestione degli animali randagi.
Difatti, vanno messe in atto azioni concrete e siamo noi i primi a poter intervenire per combattere questo fenomeno: esistono organizzazioni e associazioni che si occupano della gestione degli animali randagi, della loro cura e del loro recupero.
Va inoltre promossa una cultura differente nei confronti degli animali domestici, che vada a sensibilizzare maggiormente i cittadini sulle implicazioni dell’abbandono e della mancata cura degli animali.
Randagismo: Soluzioni e interventi politici
Sono diverse le regioni in Italia che hanno attuato politiche e programmi per combattere il randagismo e per promuovere una maggiore responsabilità
In Toscana, ad esempio, è stato lanciato un piano per il 2022 che preveda la riduzione del numero di cani e gatti randagi, la promozione della sterilizzazione e la prevenzione dell’abbandono. Anche il Ministero della Salute ha promosso iniziative per la prevenzione del randagismo e per la tutela del benessere degli animali domestici.
Randagismo e abbandono di animali domestici richiedono per l’appunto l’attenzione di tutti, affinché si possa vivere in una società più equa e giusta, anche nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.
Randagismo e sostenibilità sociale: l’impegno di Happily Srl
Happily srl, per combattere il randagismo e promuovere una sensibilizzazione maggiore alla tematica, ha scelto di collaborare con Empethy, una startup che si occupa di facilitare le adozioni responsabili di cani e gatti abbandonati in modo da contrastare questo problema estremamente grave che affligge il nostro paese.
Come società specializzata in progetti di Welfare Aziendale e attenta ai temi della sostenibilità, non potevamo farci sfuggire l’occasione di aderire ad un progetto volto a migliorare il benessere di animali senza tetto e della nostra comunità.
Da oggi, infatti, e per tutto l’anno a venire, la collaborazione mira a raggiungere tre obiettivi specifici, visionabili anche all’interno della nostra area dedicata:
> Promuovere l’adozione di almeno 10 animali del rifugio “Una” di Genova;
> Donare 400 kg di cibo per contribuire al fabbisogno degli animali;
> Coinvolgere 10 dipendenti in attività di volontariato nel rifugio.
Insieme, sfrutteremo la nostra passione per gli animali e il nostro expertise nel campo del benessere per creare soluzioni uniche che favoriscano adozioni responsabili e incoraggino comportamenti sostenibili all’interno delle aziende.
Lo scopo è di ispirare il network di aziende partner a diventare insieme a noi agenti di una trasformazione sociale importante e di continuare a lavorare sugli obiettivi dell’Agenda 2030 che questo progetto porta avanti.