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Welfare aziendale e sostenibilità: il benessere sul territorio e nella tua azienda

La parola sostenibilità ormai fa parte della nostra quotidianità e lo sarà sempre di più visto che è diventato necessario ed obbligatorio fare i conti con questa tematica, non soltanto nella vita privata, ma anche all’interno dei contesti lavorativi.

Le aziende, infatti, sono le prime ad essere chiamate in causa e dovranno impegnarsi per dare il via a tale cambiamento.

 

Spesso quando si parla di “aziende sostenibili” si pensa a realtà che cercano di limitare il loro impatto ambientale, ma è raro invece, che emerga un concetto fondamentale che punta sulla responsabilità sociale d’impresa, ovvero il welfare aziendale.

 

Cosa è il welfare aziendale?

 

Il welfare aziendale, infatti, è uno strumento che per sua stessa natura possiamo definire “inconsciamente sostenibile”. Esso, viene introdotto e normato nel 2016 nel TIUR, il Testo Unico delle Imposte sul Reddito negli artt. 51 e 100, per far fronte alla crisi del Welfare Primario o pubblico.

Nasce quindi già come mezzo di “sostegno”, dando alle aziende uno strumento vantaggioso anche in termini di costi (visti gli sgravi fiscali per chi introduce un piano di welfare aziendale) in grado di sopperire all’offerta statale offrendo ai propri lavoratori una maggiore stabilità e spendibilità.

 

Il welfare aziendale è in grado anche di rendere possibili, all’interno dell’azienda, cambiamenti importanti rispetto al clima aziendale e alla produttività.

È un progetto completo che permettere al management di entrare in ascolto con i propri collaboratori per creare luoghi di lavoro incentrati sulle persone e sul loro benessere.

 

Welfare aziendale e sostenibilità

 

Il welfare aziendale, inoltre, quando collegato ad un progetto di natura territoriale, può diventare uno strumento rilevante per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.

Promuovere la creazione di reti tra le aziende, affinché collaborino e creino sinergie attraverso progetti di welfare sul territorio, sta diventando sempre più necessario. Ed è proprio grazie al welfare che si possono sostenere formule di aggregazione e dar vita a progetti in grado di ridurre le criticità e favorire economie di scala basate sulle esigenze dell’ecosistema locale, mantenendo la dimensione solidale che il welfare aziendale oggi è chiamato a svolgere.

 

Proprio per queste ragioni possiamo dire che il welfare e la sostenibilità vadano di pari passo e abbiamo moltissimi punti di incontro che ci portano quindi a poter definirlo “welfare sostenibile”.

 

Il welfare aziendale, difatti, è un innovazione che si può strettamente legare anche ad con alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, come per il goal 3  dedicato alla salute e al benessere, il goal 8 per il lavoro dignitoso,  il goal 9 in riferimento all’innovazione aziendale e al goal 5 che sostiene la parità di genere.

Il legame tra welfare aziendale e sostenibilità era già apparso evidente: in un primo momento la Legge di Bilancio del 2021 aveva previsto un articolo, purtroppo non approvato in Parlamento, volto ad ampliare le agevolazioni fiscali per le aziende che avessero introdotto misure di mobilità sostenibile.

Nonostante ciò, il 10 maggio 2021 è stato introdotto il decreto sull’istituzione del mobility manager in tutte le aziende con più di 100 addetti operanti in territorio con oltre 50.000 abitanti che avrà come compito quello di pianificare lo smart-working, gestendo in maniera responsabile e sostenibile gli spostamenti casa – lavoro dei collaboratori.

 

Il mobility management quindi, inserito in una strategia più ampia di welfare aziendale diventa un punto fondamentale per formulare azioni di mobilità sostenibile che possano avere un impatto sia sul benessere dei lavoratori, sia sull’ambiente.

 

COSA DOBBIAMO FARE?

 

Iniziare una transizione verso la sostenibilità visto quanto detto, non è più un’opzione per le imprese. Moltissimi dati, da fonti ufficiali, dimostrano che la sostenibilità ha vantaggi importanti anche a livello di business. Basti pensare che le aziende sostenibili appaiono più resilienti rispetto a tutte quelle “tradizionali”.

È il momento per le imprese quindi di diventare un esempio positivo, normalizzando prodotti ecologici, incentivando iniziative sostenibili e educando i propri consumatori.

 

Oggi le aziende sono chiamate a perseguire non solo obiettivi di business, ma anche sociali, e tra i vari strumenti che possono essere d’aiuto, si distingue senza dubbio quello del welfare aziendale sostenibile.

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