Benessere psicologico in azienda: un aiuto per i lavoratori
Il benessere psicologico, che si parli di un lavoratore o di una persona disoccupata, deve essere sempre e comunque una priorità all’interno della vita di un individuo.
Proprio per questo motivo, le aziende, quando ne hanno la possibilità, dovrebbero impegnarsi per supportare al meglio i propri dipendenti anche sotto questo aspetto.
La figura di uno psicologo in azienda, sarebbe uno strumento molto efficace all’interno della stessa, ma non tutte le realtà, specialmente quelle di piccole dimensioni, possono permettersi di offrire, per quanto questo sia importante, tale servizio.
Lo psicologo in azienda non si occuperebbe solamente dell’aspetto del coaching, della formazione o della ricerca e della selezione delle nuove risorse, ma diventerebbe un punto cardine di tutti i lavoratori.
A prescindere da ciò che ha portato con sé il Covid, o la situazione della guerra, aspetti che certamente hanno fatto vacillare il nostro benessere mentale, la figura dello psicologo potrebbe aiutare chiunque. Perché allora, in quanto azienda, non impegnarsi sotto questo aspetto?
Questo supporto, e l’aiuto portato a ciascun lavoratore, ovviamente si tramuterebbe in un supporto all’intera impresa e di conseguenza ad un maggiore benessere per l’organizzazione.
Uno psicologo, all’interno di una realtà lavorativa, potrebbe essere importante per la vita di un lavoratore, per migliorare i propri aspetti personali o lavorativi; inoltre potrebbe anche fungere da “filtro” nei confronti dei vertici dell’impresa, andando ad accompagnare il lavoratore in tutte le dinamiche aziendali.
Attraverso l’introduzione di questa figura, si darebbe vita ad un contesto sicuro, di fiducia e di scambio proficuo che potrebbe andare incontro non solo al singolo, ma all’intera azienda; puntando quindi sul benessere delle proprie risorse, perché si sentano felici nel loro ambiente di lavoro, ma soprattutto ascoltate e supportate, non solo in quanto dipendenti, ma come persone.
Offrire questa tipologia di supporto, inoltre, porterebbe anche diversi benefici a livello aziendale, come coltivare i talenti delle persone, prevenire situazioni di crisi e di difficoltà, attrarre nuovi talenti, migliorare le soft skills dei dipendenti, favorire il dialogo, creare un clima interno più disteso, portare maggiore fiducia, creare un maggior senso di appartenenza nei confronti dell’azienda o migliorare il benessere tra le persone.
Questi aspetti, partendo anche da un singolo individuo, potrebbero rispecchiarsi su tutti gli altri lavoratori, generando un benessere che da singolo si trasformi in collettivo.
Individuare la giusta figura che possa ricoprire questo ruolo, però, non è certamente semplice, specialmente perché talvolta può risultare quasi “strano” aprirsi e confidarsi di certe tematiche con qualcuno all’interno del proprio ambiente lavorativo.
Va sicuramente individuata una persona che abbia una mentalità aperta, che sappia ascoltare e che possa mettersi nei panni delle altre persone, ma la persona che potrebbe essere perfetta per qualcuno, potrebbe non esserla per qualcun altro.
Se così fosse, non ci sarebbero così tanti psicologi all’interno del tuo paese o della tua città.
A prescindere dalle competenze, dalle caratteristiche o dall’attitudine, non tutti potrebbero trovarsi bene allo stesso modo rivolgendosi ad una stessa persona: chi potrebbe far star bene me, potrebbe non fare altrettanto per te.
Proprio per questo, inserire uno psicologo all’interno di un’azienda, può essere sicuramente una mossa vincente, ma magari non per tutti.
Specialmente quando alcune persone sono già abituate a rivolgersi ad un’altra persona in questo contesto.
Cosa potrebbe fare, quindi, un’azienda? Sicuramente potrebbe dare la possibilità di scegliere con chi parlare e quando parlare, supportando il lavoratore nella spesa di questa necessità.
Questo è certamente fattibile attraverso l’inserimento di un piano di welfare aziendale che offre la possibilità ai lavoratori di portare a rimborso le spese effettuate per il proprio benessere psicologico.
Attraverso una piattaforma welfare, il lavoratore può scegliere in autonomia il proprio specialista, ma si sentirà supportato sempre dalla propria azienda perché è proprio lei a dargli modo di lavorare per il proprio benessere.
Purtroppo, l’aspetto psicologico, all’interno della vita di tutti noi, viene messo in primo piano, ma talvolta non abbastanza. Ad esempio, capita che alcune persone, per quanto vorrebbero o ne sentissero la necessità, non vogliano spendere i propri soldi per andare dallo psicologo.
I tabù li abbiamo abbandonati da tempo in questo contesto, ma rimane comunque una grande fetta della popolazione che preferisce, per desiderio o per necessità, investire i propri soldi in altri aspetti o in altri servizi.
Di conseguenza, avere un’azienda al proprio fianco che ti dà la possibilità di farti del bene, è sicuramente una cosa da non sottovalutare e su cui, anche tu, potresti iniziare a puntare.