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IL FUTURO DEL WELFARE AZIENDALE È SOCIALE

 

Il Welfare aziendale nelle contrattazioni: Premi di Produttività

 

Il 15 gennaio 2021 è stato divulgato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il nuovo Report sull’andamento dei Premi di Produttività, che si basa sui dati ottenuti dalla procedura di registrazione telematica dei contratti aziendali e territoriali.

A inizio di quest’anno, quindi risultano essere attivi circa 7.840 accordi aziendali e territoriali attivi; tra questi, 6.137 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 4.725 di redditività, 3.639 di qualità, mentre 945 prevedono un piano di partecipazione.

Un dato molto interessante inoltre, è che tra gli accordi registrati, 4.515 hanno regolamentano misure di Welfare aziendale, pari al 57,5%.

Il report mette in luce anche come il ricorso alla detassazione dei Premi di Risultato da parte delle aziende ha distinzioni e differenze su base geografica, dimensionale e settoriale dell’impresa.

Il 78% dei contratti si concentra al Nord, il 15% al Centro e solo il 7% al Sud. Per quanto riguarda la dimensione delle imprese coinvolte, il 57% ha un numero di collaboratori inferiori a 50, il 13% ha un numero di risorse comprese tra 50 e 99 e il rimanente 30% ha 100 o più lavoratori. Infine, rispetto al settore di attività economica, il 54% dei contratti si riferisce ai servizi, il 45% all’industria e l’1% all’agricoltura.

 

Welfare Aziendale e impegno sociale

Le misure e le prestazioni di Welfare stanno quindi diventando sempre più strategiche soprattutto per il dialogo tra le parti sociali e, di conseguenza, per la promozione di formule innovative sul piano della contrattazione (a tutti i livelli).

Il Welfare aziendale inoltre, quando collegato ad un progetto di natura territoriale può diventare uno strumento rilevante per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.

Il Welfare è infatti un’innovazione che si può strettamente legare con alcuni degli obiettivi e dei target dell’Agenda 2030 dell’ONU, come per esempio per le questioni della salute e del benessere (Goal 3) del lavoro dignitoso (Goal 8), dell’innovazione aziendale (Goal 9) e della conciliazione e parità di genere (Goal 5).

In riferimento al periodo in cui ci troviamo e alle pressioni che la pandemia sta avendo sul nostro sistema economico e sociale, incentivare la diffusione e l’utilizzo del Welfare aziendale potrebbe essere una soluzione per una ricaduta sociale concreta, soprattutto per interventi legati alla conciliazione vita-lavoro, dall’assistenza agli anziani e dei disabili, fino alle misure per il sostegno alle spese familiari.

In questa fase di incertezza quindi, appare necessario inoltre promuovere la creazione di reti di aziende che collaborino e creino sinergie e progetti di Welfare aziendale sul territorio.

In questo modo si sostengono formule di aggregazione che possono dar vita a progetti in grado di ridurre le criticità e favorire economie di scala basate sulle esigenze dell’ecosistema locale, aggregando la domanda e allargando la platea dei potenziali beneficiari, riposizionando i soggetti in gioco per mantenere la dimensione solidale che il Welfare aziendale oggi è chiamato a svolgere.

 

Il Welfare secondo Happily

 

Noi di Happily, in merito a quanto detto sopra, siamo ormai da anni attenti e attivi su tutte le politiche di Welfare territoriale, tanto che una delle nostre mission, è l’importanza della valorizzazione e della creazione di un network che crei sinergia tra azienda, dipendenti e aree geografiche in cui si trovano sia a livello di sostenibilità ambientale sia economica che sociale.

Abbiamo integrato infatti sulla nostra piattaforma Welfare un servizio personalizzato che permette ad ogni utente di richiedere il convenzionamento gratuito delle strutture di sua fiducia su tutto il territorio nazionale e che rientrano nelle categorie previste dalla normativa, Salute, Tempo Libero e Corsi. La nostra piattaforma inoltre è l’unica ad essere inserita nei principali circuiti di monete complementari italiane, scelta fatta sempre nell’ottica di rafforzare le reti sul territorio e portare valore.

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