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IL RUOLO DELL' AI NELLA PROMOZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ

Negli ultimi decenni, il concetto di sostenibilità ha subito una notevole evoluzione. Inizialmente limitato alla sfera ambientale, oggi si estende a dimensioni economiche e sociali, riflettendo la consapevolezza crescente dell’interconnessione tra gli aspetti fondamentali della nostra esistenza. Questa evoluzione è stata formalmente definita dalla Commissione sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite nel 1987 come “la capacità di soddisfare le necessità attuali senza compromettere quelle delle future generazioni.” Da allora, la sostenibilità è diventata un imperativo globale.

 

Uno degli sviluppi più significativi in questo percorso è stato l‘adozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, firmata dai governi di 193 Paesi membri. Questo documento rivoluzionario presenta 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), accompagnati da 169 target, che abbracciano settori economici, ambientali, sociali e istituzionali. Questa roadmap chiara offre una guida concreta per individui, aziende e istituzioni da seguire entro il 2030.

 

Gli SDGs promuovono aspetti strettamente connessi tra loro, tra cui lavoro dignitoso, crescita economica, uguaglianza di genere, salute, istruzione, servizi igienici sanitari, lotta al cambiamento climatico, tutela della biodiversità, riduzione della povertà, promozione della salute e del lavoro. L’universalità di questi obiettivi riflette l’urgenza di affrontare le sfide globali come un unico sistema integrato.

 

Sfide come la pandemia e la necessità di un’azione ambientale più incisiva hanno portato all’adozione del Green Deal europeo nel luglio 2021, una strategia volta a ricostruire l’Europa in modo sostenibile.


Questo progetto vuole trasformare l’Europa nel primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, in conformità con gli Accordi di Parigi. Ciò significa bilanciare le emissioni con la capacità del pianeta di assorbirle entro il 2050.

 

Il Green Deal si impegna infatti a ridurre le emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 tramite il pacchetto “Pronti per il 55″, attraverso l’introduzione di interventi specifici in diversi settori come clima, ambiente, agricoltura, industria, energia, trasporti e sviluppo regionale.

Entro il 2030 ogni città europea dovrà implementare il proprio piano di mobilità sostenibile. L’obiettivo di questa azione è arrivare a 100 città a impatto zero (oggi sono responsabili del 70% delle emissioni di gas prodotte a livello mondiale), con particolare attenzione alle PMI e alle start up innovative.

 

Intelligenza artificiale e sostenibilità

 

Uno studio recente pubblicato sulla rivista Nature Communication ha dimostrato che proprio l’AI può contribuire a raggiungere il 93% degli obiettivi prefissati in termini ambientali stabiliti dagli SDGs.

 

L’Intelligenza Artificiale (AI), infatti, si sta diffondendo come un elemento molto importante nella promozione della sostenibilità sotto diversi aspetti.

Ecco come l’AI può promuovere la sostenibilità ambientale:

 

Riduzione del consumo energetico e degli sprechi:

L’AI può ottimizzare l’uso delle risorse in vari settori. Ad esempio, il progetto “Fame Zero” mira a ridurre gli sprechi alimentari e gli impatti ambientali monitorando lo stato di deterioramento del cibo e prevenendo il cibo avariato. Questo riduce la pressione sui terreni coltivati e gli input energetici necessari per la produzione di cibo.

 

Smart City e Processi Industriali:

L’AI può rivoluzionare la gestione urbana contribuendo alla creazione di “città intelligenti”. Questo significa efficientare reti e servizi tradizionali attraverso soluzioni digitali che migliorano l’utilizzo delle risorse e riducono le emissioni, portando benefici sia agli abitanti che alle imprese.

 

Monitoraggio del Cambiamento Climatico:

L’AI è fondamentale nel comprendere gli effetti del cambiamento climatico, valutare l’efficacia delle misure adottate e individuare rapidamente fattori di inquinamento. Utilizzando immagini satellitari, può contribuire a preservare gli ecosistemi identificando tipi di vegetazione e aree a rischio.

 

AI nel Sociale:

L’AI può anche svolgere un ruolo significativo nell’identificare aree di povertà attraverso immagini satellitari, sostenendo azioni internazionali e accelerando i processi decisionali.

 

L’AI viene vista, quindi, come un vero e proprio alleato nella protezione del nostro pianeta su più fronti, ad oggi più di 50 Stati hanno già pubblicato strategie di ricerca e sviluppo che prevedono il suo utilizzo.

Tuttavia, i ricercatori sottolineano l’importanza di una regolamentazione per garantire trasparenza, sicurezza ed etica nel suo utilizzo.


Con l’istituzione di norme adeguate, l’AI può essere un mezzo fondamentale nella protezione del nostro pianeta, prevenendo le aree a rischio, favorendo la sostenibilità ambientale e  contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

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