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IVA green per i prodotti sostenibili​

 

LA PROPOSTA RIVOLTA A TUTTI I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA PER INCENTIVARE UNA PRODUZIONE E UNO SVILUPPO RESPONSABILE​

 

Il futuro del nostro pianeta dipende in gran parte anche dalle nostre scelte di consumo, e questo è un aspetto da non sottovalutare. 

Non sono solamente alcuni accorgimenti quotidiani, come la raccolta differenziata, oppure il fatto di utilizzare la borraccia al posto delle diverse bottigliette di plastica a dettare il nostro impegno nei confronti della sostenibilità.

 

La nostra responsabilità di cittadini nei confronti dell’ecosistema si manifesta anche nel momento in cui ci ritroviamo a fare un acquisto. L’iva green agevolata, potrebbe essere la soluzione visto che gran parte di quello che acquistiamo, però, non è sempre stato prodotto e realizzato secondo i canoni di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Molte volte, dietro un capo di abbigliamento, un alimento o un dispositivo elettronico si celano giorni di sfruttamento sia di risorse ambientali, che di persone, che comportano un aggravarsi dell’inquinamento e di tutto ciò che ne sussegue.

 

 

La proposta di un’iva green per i prodotti sostenibili

 

Da questi ragionamenti, dalla Germania, è partita una proposta molto interessante, ovvero la possibilità di incentivare l’acquisto di prodotti realizzati secondo criteri sostenibili.

Il fine è quello di incentivare una produzione ed un acquisto più responsabili che possano avere un impatto positivo verso l’ambiente.

 

L’imprenditore tedesco Roman Maria Koidl, CEO della piattaforma di e-commerce eClear AG, ha deciso di lanciare un’iniziativa europea dei cittadini (ICE) insieme ad altre persone, con lo scopo di chiedere una GreenVat, ovvero un’IVA green per quei produttori che si impegnano in maniera concreta nei confronti della sostenibilità.

 

Nell’Unione Europea, i rivenditori di tutti i paesi sono tenuti a versare un’aliquota IVA allo stato. Pertanto, questi a loro volta, aggiungono l’importo da pagare al prezzo di acquisto dei propri beni.

Difatti, secondo la nuova idea di GreenVat, ogni stato facente parte dell’Unione Europea potrebbe sostenere attivamente la protezione del clima riducendo l’aliquota IVA sui prodotti green.

Questo atteggiamento incentiverebbe acquisti più responsabili, dettati anche da un risparmio economico, porterebbe le imprese ad impegnarsi maggiormente nella produzione rispettosa delle risorse, delle persone e dell’ambiente, e spingerebbe ad investire nella ricerca per trovare nuove soluzioni ottimali.

Questa condizione detterebbe un vantaggio per chi acquista, per chi vende, ma specialmente per tutti noi, portando una maggiore attenzione al mondo in cui viviamo.

 

 

L’iva green e la sostenibilità richiedono tempo

 

L’attenzione nei confronti della sostenibilità, purtroppo è un qualcosa che si sta inserendo troppo lentamente all’interno delle nostre vite e, se consideriamo l’Agenda 2030 e i Goal che l’Unione Europea si è posta, certamente non possiamo dire di essere in una situazione estremamente positiva.

 

Uno degli svantaggi dell’intraprendere uno stile di vita più sostenibile, è che non sempre le persone ne recepiscono il vantaggio immediato, proprio perché il concetto di sostenibilità, per avere dei risultati effettivi, necessita di tempoimpegno e costanza.

Questa condizione, talvolta, porta le persone ad abbandonare l’impresa di agire in maniera più sostenibile, poiché scoraggiate dal momento in cui vengono messe di fronte alla verità: la sostenibilità richiede tempo.

 

 

L’IVA green potrebbe essere una soluzione?

 

Inserire il concetto di GreenVat, però, potrebbe essere una condizione che porta un effettivo vantaggio visibile anche nell’immediato: quello economico.

Una persona, messa di fronte ad una spesa, potrebbe fare un acquisto differente, magari pensando prettamente ai suoi interessi, ma comunque incentivando la produzione sostenibile.

 

Ogni Paese all’interno dell’Unione Europea, ha un’aliquota fiscale che va dall’17% in Lussemburgo, al 27% in Ungheria. Facendo riferimento ai beni alimentari, però, si applicano delle riduzioni.

La proposta dell’ICE invita a modificare queste percentuali ad ogni prodotto green, portando l’IVA ad un range compreso tra il 5 e il 25%.

Attuando un classico atteggiamento da consumatore, che volge l’attenzione al risparmio economico, si potrebbe agire allo stesso tempo con un comportamento positivo nei confronti dell’intero ecosistema.

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