L’emergenza sanitaria ha portato alla ribalta, una volta di più, il tema della crisi del mercato del lavoro che purtroppo risulta instabile già da parecchi anni nel nostro paese. Noi di Happily vogliamo fornirvi alcuni spunti di riflessione e due soluzioni: la prima è la possibilità di introdurre la contrattazione di tipo territoriale e la seconda l’integrazione e l’utilizzo di servizi di Consulenza di Carriera.
Disoccupazione: i dati
All’inizio di giugno 2020, l’Istat ha rilasciato i dati sull’occupazione relativi al mese di aprile, mostrandoci chiaramente gli effetti economici del lockdown sul mercato del lavoro italiano.
Il dato che incuriosisce è il ribasso del tasso di disoccupazione rispetto al mese di marzo, che scende dall’8% al 6,3%.
Come spiega però Andrea Garnero su lavoce.info, questo calo è un’illusione poiché per “disoccupati” si intendono tutte le persone che hanno cercato lavoro nelle quattro settimane precedenti a quella di riferimento. Infatti, i dati riferiscono che solo ad aprile le persone che hanno smesso di ricercare un’occupazione sono state 484 mila e ciò si è ripercosso sulla percentuale degli inattivi, ossia coloro che prima dell’emergenza né avevano un posto né lo perseguivano, schizzati a 746 mila unità. Se il tasso di disoccupazione non rappresenta in maniera attendibile la gravità della crisi, quello dell’occupazione invece si, nel mese di aprile infatti, si segnala una perdita di 274 mila posti.
Come far ripartire il mercato del lavoro?
Una soluzione potrebbe essere la contrattazione di tipo territoriale o di filiera la quale accrescerebbe il dinamismo del rigido mercato occupazionale (analisi sollevata dal giornale online Tortuga). Lo Stato potrebbe infatti incoraggiare i contratti a livello territoriale che prevedano misure stabilite in termini di orario e di lavoro, welfare aziendale, fringe benefit, premi di produttività, apprendistato, o altre forme di formazione e motivarli attraverso tributi offerti a fondo perduto proporzionati a due dimensioni: 1) il numero di lavoratori assunti o il cui contratto viene rinnovato, 2) la tipologia contrattuale, dove il contributo è più generoso per i contratti a più lunga durata o che prestano maggiori garanzie.
Questo tipo di negoziato, se combinato in modo efficace con la contrattazione nazionale, ha la capacità di sviluppare la competitività del territorio attraverso un’efficienza e produttività dei lavoratori.
La nostra Mission
Noi di Happily, in merito a quanto detto sopra, siamo ormai da anni attenti e attivi su tutte le politiche di Welfare territoriale, tanto che una delle nostre mission, è l’importanza della valorizzazione e della creazione di un network che crei sinergia tra azienda, dipendenti e aree geografiche in cui si trovano.
OP Solution x Happily: servizi di ricollocamento e Consulenza di Carriera
Inoltre, per rispondere in maniera più concreta all’emergenza occupazionale, la collaborazione con OP Solution, società che offre attività di supporto alla ricollocazione, ci ha permesso di introdurre un nuovo servizio di Consulenza di Carriera. L’attività è volta ad aiutare tutte quelle persone non occupate che spesso hanno perso la fiducia nel mercato del lavoro a causa della difficoltà a procurarsi contatti interessanti e ad intercettare le opportunità prima degli altri.
Questa collaborazione propone consulenze di carriera personalizzate e complete alla persona: i professionisti dedicati, costruiscono percorsi con lo scopo di valorizzare le competenze del candidato ed individuare gli obiettivi professionali necessari per la ricerca di un nuovo impiego nel minor tempo possibile. Grazie allo studio dei diversi obiettivi professionali quindi, il candidato verrà accompagnato verso nuove tecniche e modalità di personal branding in modo da permettergli di moltiplicare i rapporti con le aziende contando anche sul network di contatti che OP Solution offre.
Se tu o qualcuno dei tuoi familiari si trova a voler/dover cercare una nuova opportunità e desideri un aiuto, contattaci a info@happily-welfare.it per avere maggiori informazioni.