Etica aziendale: Happily verso l'innovazione sociale e la responsabilità d’impresa.

Un altro passo verso l’innovazione sociale: Happily ottiene l’attestazione  Bollino Etico Sociale.

 

Ma che cos’è l’innovazione sociale?

 

L’innovazione sociale, secondo ricerche sul web, è l’espressione che indica nuove idee, prodotti, servizi e modelli di business capaci di soddisfare bisogni sociali creando nuove relazioni o migliorando quelle esistenti. Essa è legata moltissimo al concetto di responsabilità sociale d’impresa o CSR (acronimo di Corporate Social Responsability), ossia l’integrazione di interessi di natura etica all’interno della visione strategica di un’azienda che possa essere d’impatto sulla comunità circostante.

Tornando all’innovazione sociale, il suo settore è sempre in evoluzione, esso spazia dalla tutela dell’ambiente all’istruzione, dall’assistenza sanitaria alla gestione del patrimonio culturale, e proprio per la sua trasversalità sta riscontrando molto interesse da parte di tutta la comunità. L’assenza di istituzioni forti che si facciano carico di tutti questi problemi apre le porte al settore privato sociale, le persone decidono di agire creando soluzioni e realtà imprenditoriali nuove in grado di dare una risposta a tali bisogni.

 

L’innovazione sociale si basa su “sei pilastri”:

› novità: ogni innovazione, sociale e non, per sua stessa natura deve avere carattere di novità;

› implementazione: non deve essere una semplice idea, ma è importante la messa in pratica del progetto innovativo il quale deve seguire le linee guida dell’economia sostenibili, ossia devono autofinanziarsi;

› efficacia: deve rispondere a bisogni in modo efficace rispetto alle soluzioni già esistenti;

› soddisfazione: l’obiettivo deve essere quello di soddisfare un bisogno generando valore per l’intera società;

› coinvolgimento: delle comunità locali attraverso la creazione di nuovi ruoli e la valorizzazione delle risorse umane del territorio;

› collaborazione: tra attori diversi, dalle comunità locali ai singoli imprenditori, che perseguono un obiettivo comune, per migliorare la comunità di riferimento.

 

Secondo il metodo elaborato da Bollino Etico Sociale, è importante comprendere che l’innovazione sociale ha bisogno per essere tale di 3 componenti: le persone che fanno l’azione, le persone che ricevono l‘azione, il territorio in cui l’azienda opera.

L’innovazione sociale si lega anche al concetto di etica, adottare questa strategia all’interno di un’organizzazione significa creare azioni e relazioni che producano risultati di valore condiviso.

Molte ricerche affermano che i consumatori Millenials e della Generazione Z sono inclini a spendere tra il 5 ed il 10% in più per acquistare prodotti sostenibili di aziende attente alla responsabilità sociale (altri dati interessanti nell’Infografica: Acquisti e responsabilità d’impresa).

 

 

Innovazione sociale e comunicazione

 

 

L’innovazione sociale come detto per sua natura cerca di creare relazioni di valore tra tutte le persone che collaborano ad un progetto all’interno di un’impresa, dando spazio al confronto ma soprattutto all’ascolto delle esigenze di ognuno.  Una forma di innovazione sociale è rappresentata dall’utilizzo della comunicazione non violenta come ad esempio il linguaggio giraffa ideata dallo psicologo Marshall Rosenberg.

La maggior parte delle problematiche comunicative in ambito lavorativo nascono infatti da una comunicazione non consapevole che crea dinamiche emotive forti. Utilizzare la comunicazione verbale non violenta stimola l’intelligenza emotiva e l’empatia, importante nel mondo del lavoro a tutti i livelli e per tutti i settori. È fondamentale prendere coscienza del modo in cui si comunica, porvi attenzione ed imparare a modificarlo per cambiare l’impatto che si ha sulle altre persone. Questo è un percorso che tutti dovrebbero intraprendere e che ovviamente non si conclude mai in quanto le relazioni sono sempre diverse e le persone devono essere in grado ogni volta di capire come approcciarsi agli altri.

 

 

Happily e Bollino Etico Sociale: Il percorso

La responsabilità sociale d’impresa ha da sempre avuto un ruolo centrale nelle nostre scelte, per questo, non appena ne abbiamo avuto la possibilità abbiamo deciso di intraprendere il percorso volto al conseguimento del Bollino Etico Sociale.

Infatti, già da tempo limitiamo il nostro consumo di carta in ufficio, tutti i processi e le comunicazioni all’interno di Happily avvengo sempre tramite e-mail e tutti i servizi che offriamo sono fruibili tramite digitale. Per noi altro punto importante è limitare l’emissione di CO2 infatti, l’azienda ancora prima dell’emergenza Covid – 19, sosteneva l’attività di smartworking. Inoltre da poco abbiamo deciso di trasferisci in un nuovo coworking  che utilizza energia rinnovabile fornita dall’azienda Axpo Italia.

Per migliorare il nostro percorso in termini di etica aziendale e sostenibilità, abbiamo scelto Bollino Etico Sociale poiché il metodo di cui si avvale è fortemente basato su azioni e risultati: infatti, secondo l’approccio, applicare un metodo che definisce un percorso preciso e strutturato nel tempo permette di generare innovazione, valorizzazione e di pianificare al meglio le azioni monitorabili nel tempo. Conseguentemente l’attestazione al metodo un’opportunità per distinguersi dal mercato e dalla concorrenza e una modalità per ingaggiare clienti, fornitori, persone, valorizzarle e svilupparne i talenti.

 

Gli step del percorso di Bollino Etico Sociale sono tre: fase del conosciamoci (Checking), fase di sviluppo (Sessioni) e fase di monitoraggio.

Noi di Happily abbiamo concluso 2 dei 3 passi e ciò ci ha fatto ottenere l’attestato. Nella prima Fase di Checking ci siamo sottoposti ad un’analisi dello stato della nostra organizzazione con lo scopo di sottolineare, punti di differenza, punti di forza ed eventuali aree di miglioramento rispetto ai requisiti di Bollino Etico Sociale. Mentre nella Fase di Sviluppo le principali attività svolte riguardavano il percorso di generazione di idee ed azioni positive rispetto a quanto era emerso nel primo step, per costruire veri e propri percorsi di innovazione sociale.

 

Questa attività si è rivelata una vera scoperta con tanti spunti e tante riflessioni da mettere in pratica, che ci da la speranza che ci possa essere un mondo del lavoro migliore in tempi brevi, dove le persone sono il driver del cambiamento. Una metodologia innovativa che permette di migliorare senza sentirsi costantemente “sotto la lente d’ingrandimento”.

Dopo Bollino Etico Sociale e sempre più lampante quanto le nostre azioni ed il modo in cui ci rapportiamo, possano letteralmente cambiare l’impatto che abbiamo all’esterno; sulle persone e sull’ambiente.

 

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